Vivaldi Metal Project – The Four Seasons

Forest
2016
CD
Synphonic Metal
Pride & Joy

Da qualsiasi angolo lo si guardi, qualsiasi siano i commenti che se ne possono fare a riguardo, una cosa è certa, il Vivaldi Metal Project è e resterà uno dei progetti più, grandi, complessi e ambiziosi in tutto l’ambito metal.

Più di 130 artisti, riuniti dal mondo classico, metal e rock, per dare vita ad una versione tutta nuova e mai vista di uno dei massimi capolavori della musica: non tanto un “semplice” arrangiamento in chiave symphonic metal ma un album che in qualche modo vuole estendere la portata e il senso dell’opera originale, fornendolo di voce, oltre che di musica.

Chissà se a Mistheria saranno mai tremati i polsi all’idea di quello che stava affrontando.

Dopo anni di lavoro, fatto di scrittura, arrangiamenti, orchestrazioni, coordinamento di musicisti provenienti dai 4 angoli del pianeta, possiamo ascoltare il risultato di tanta fatica e tanto impegno.

Fatica e impegno che Mistheria non ha affrontato comunque da solo, ma ha condiviso con tanti musicisti e compositori, primo dei quali Douglas R.Docker, che si è assunto il compito di scrivere praticamente tutti i testi, collegandoli tra loro in un concept: le quattro stagioni come metafora della vita umana, dal grembo alla tomba, alla ricerca di una forma di immortalità e di eternità, che ci faccia vivere oltre noi stessi.

I 12 movimenti originali di Vivaldi vengono ripresi e rielaborati, incorniciati da due brani scritti da Mistheria, posti in apertura e chiusura.

Nell’onnipresente presenza di corale e orchestra, “Escape From Hell” apre in modo tutto sommato diretto e potente; una sorta di prologo che riassume la spinta esistenziale a “uscire dall’inferno”, a trovare risposte ai misteri della vita, a tracciare un percorso che porti da qualche parte…

“The Illusion Of Eternity”, “Vita” e “Euphoria” ripropongono “La Primavera”, metafora della fanciullezza e dell’adolescenza, piena di energia e gioia, incoscienza e creatività; tumultuosa incompiutezza e potenzialità inespresse.

“L’estate” trova corpo in “Sun of God”, “Immortal Soul” e “Thunderstorm”: è l’ingresso nella giovinezza, nel pieno vigore fisico e mentale, con la voglia di prendere la vita e succhiarne fuori tutto quello che può darne. Ma estate è anche la scoperta del dono di dare la vita, di diventare genitori, di porre al centro un altro che non sei tu e che ti da una scintilla di immortalità.

“The Age Of Dreams”, “Alchemy”, “Stige”… è “L’autunno”, momento di tirare le somme, di scoprire che l’età dei sogni è passata, ma si arriva a intuire un poco del senso dell’esistenza, della perfezione divina qui rappresentata dalla metafora della “sezione aurea” e della sequenza di Fibonacci.

Alla fine di tutto, nel tuo Inverno (“The Meaning Of Life”, “The Final Hour”, “Grande Madre”), capisci che tutto quello che vale e che resta passa dalle persone che hai amato e nelle quali vivrai eternamente. E che la vita, come le stagioni, tornerà di nuovo, eternamente , a rigenerare se stessa (“Doomsday”).

“The Four Seasons” è un disco di levatura altissima, capace di far vibrare profondamente le corde dell’anima; in ogni minuto, in ogni solco, trasuda il grande lavoro e l’impegno che tutti gli artisti coinvolti vi hanno profuso, tutti di altissima caratura, troppi qui per nominarli tutti. Un disco con cui, d’ora in poi, tutte le future opere metal dovranno, volenti o nolenti, confrontarsi…

Non mi sento però di esimermi da una critica; una volte lessi da qualche parte (abbiate pazienza, non trovo la citazione) che tra i compositori classici ci sono quelli che, con la loro musica, “dicono” poco, quelli che “dicono” troppo e quelli che dicono quello che “è giusto”. Vivaldi è uno di questi ultimi. Ecco, dal punto di vista musicale, “The Four Seasons” soffre, a tratti, di una sorta di sovraccarico di arrangiamenti e orchestrazioni, di frangenti ritmici fin troppo “spinti” ed elaborati.

In via del tutto personale, mi sento di dire che l’originale è ancora il migliore, per equilibrio e capacità evocativa; ho anche l’ardire di pensare che Mistheria non si offenderà se lascio il primo posto al grande compositore veneziano.

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Tracklist:

01. Escape From Hell
02. The Illusion Of Eternity
03. Vita
04. Euphoria
05. Sun of God
06. Immortal Soul
07. Thunderstorm
08. The Age Of Dreams
09. Alchemy
10. Stige
11. The Meaning Of Life
12. The Final Hour
13. Grande Madre
14. Doomsday


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